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BAMBINI E NUTRIZIONISTA: COSA DEVI SAPERE PRIMA

SII L’ESEMPIO CHE VORRESTI VEDERE IN TUO FIGLIOĀ 

Bambini e nutrizionista, quando ĆØ il momento giusto?
Lui ĆØ Ludovico, un bambino di 4 mesi ed ĆØ il secondo genito di Elena, che alla sua seconda gravidanza, non solo non ĆØ ingrassata,Ā ma ĆØ addirittura dimagrita. Durante entrambe le attese, non si ĆØ mai dimenticata di se stessa, di continuare a curarsi e prediligere un’alimentazione sana e bilanciata.Ā 

Dopo l’arrivo di Ludovico, Elena ĆØ costante nel trasmettere delle buone abitudini alimentari a tutta la sua famiglia.
Nel periodo dello svezzamento dell’ultimo arrivato, Elena lo abituerĆ  giĆ  ai sapori delle verdure e non a quelli dei dolci, come invece succede per molti bambini. Quando sarĆ  grande, Ludovico avrĆ  meno possibilitĆ  di incorrere in disturbi alimentari o a instaurare un cattivo rapporto con il cibo prediligendo alimenti non sani. Non farĆ  fatica, anzi, sarĆ  per lui tutto molto più naturale e semplice.Ā 

Se sei una mamma e stai leggendo questo articolo, e insieme a tuo figlio stai attraversando il periodo dello svezzamento, ĆØ importante che tu sia consapevole delle giuste scelte da fare.

Puoi rivolgerti ad un pediatra specializzato in nutrizione sana, ti assicuro che sarĆ  davvero un guadagno in salute per tutta la famiglia.
E se invece sei mamma di un bambino o un ragazzo più grande, forse ti stai chiedendo:

E' GIUSTO PORTARE I BAMBINI DAL NUTRIZIONISTA?

Dipende, ĆØ bene ricordarsi che le abitudini alimentari di un bambino vengono condivise dai genitori, da cui derivano l’educazione all’alimentazione e le abitudini.Ā 

Nel mio caso, quando mi viene chiesto di lavorare insieme a un bambino, la prima cosa che chiedo ĆØ di poter parlare con i genitori.
Questo perché se loro in primis prediligono delle abitudini sbilanciate e non sono disposti a cambiare insieme al figlio, il lavoro di cambiamento con il bambino non potrà avere inizio. 

Ho giĆ  avuto esperienze in cui la mamma e il papĆ  non erano predisposti nel porre l’attenzione su loro stessi e purtroppo ognuna di queste consulenze ĆØ stata vana.
Questo perchĆ© le due principali figure di riferimento di un bambino, sono le prime a dover dare l’esempio e affiancarlo in questo percorso.
CosƬ facendo si rivelerĆ  un’azione non solo utile a tutta la famiglia ma anche alla crescita del bambino stesso come individuo.

Ho notato infatti, nei casi in cui questa collaborazione non ĆØ stata presente, che spesso il bambino ha manifestato sentimenti di disagio. Non si sentiva accettato o compreso quasi come se riconoscesse di essere lui il problema.Ā 

Nel caso in cui, invece, la famiglia che riconosce di avere abitudini alimentari scorrette, è predisposta ad un lavoro di cambiamento allora sì, accetto di lavorare con i bambini. 

Quindi prima di chiederti, e’ giusto portare i bambini dal nutrizionista?
Ti invito, se sei genitore a chiederti: sono disposto a cambiare le mie abitudini insieme a mio figlio?

Ed ĆØ solo quando il coinvolgimento ĆØ per tutti i membri della famiglia che realmente si risolve un problema come ad esempio quello dell’obesitĆ  infantile.
E’ bene che il genitore riconosca che cambiando per primo, sarĆ  in grado di dare al figlio il corretto esempio anche nelle sue abitudini alimentari.Ā 

CALMA SCHOOL

 

L'IMPORTANZA DEL RUOLO DEI GENITORI

Non ĆØ sempre facile far prendere consapevolezza ai genitori che come loro impostano le abitudini in casa si riflettono poi negli anni successivi.Ā 

Tante, ad esempio, sono le donne che ho seguito da quando ho iniziato ad esercitare come Biologa Nutrizionista, molte di queste sono mamme.
Tantissime sono però anche le volte in cui queste, durante il loro percorso di rieducazione alimentare, mi hanno detto: ā€œSƬ Doc, non compro più cibi ricchi di zuccheri quando faccio la spesa, ma ai miei figli la merendina dopo scuola gliela devo lasciare!ā€.Ā 

NO! I bambini fanno quello che i genitori li abituano a fare quindi, impara a dare delle corrette abitudini a tuo figlio.Ā 

Utile ĆØ anche la collaborazione dei nonni ovviamente. E’ importante far capire loro che viziarli va bene, ĆØ il loro compito d’altronde, ma senza tralasciare la salute del nipote.

Un bambino non nasce con l’istinto di chiedere merendine confezionate e caramelle, lo fa se ĆØ stato abituato a farlo.

Quindi non fare l’errore che i tuoi genitori hanno fatto con te! Quando eravamo piccoli, e mi ci metto anche io, non erano ancora conosciute le conseguenze che comporta il consumo smodato di zuccheri.Ā 

Quindi se sei mamma in attesa, pensa che puoi educare tuo figlio fin dalla gestazione, forse ti interesserĆ  leggere l'articolo sull'ALIMENTAZIONE IN GRAVIDANZA.
E se stai per diventare papĆ  sappi che creare la giusta predisposizione per accogliere il bambino ĆØ giĆ  sintomo di voler cambiare come famiglia.

PREVENIRE DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE CON LA CONSAPEVOLEZZA

Devi sapere che, purtroppo, sempre più spesso, mi capita di ricevere in studio adolescenti o dei bambini accompagnati dai genitori. 

Normale se si considera che l’obesitĆ  infantile ĆØ un male che dilaga sempre più nella popolazione. Ciò che non ĆØ normale però ĆØ che a volte scopro o capisco che questi vengono ricattati dai genitori per mezzo della bilancia, oppure vengono messi in punizione qualora si verifichi un aumento del peso.Ā 

Sembra assurdo, però succede e, nonostante, l’intento ĆØ sicuramente quello di far del bene cercando di limitare i danni di una situazione che sta sfuggendo di mano, ciò che invece si innesca ĆØ proprio il processo inverso.Ā 

Mettere nelle condizioni di provare sentimenti di non accettazione o sensi di colpa, o ancor peggio paura nei confronti del cibo e della bilancia, in un ragazzo o bambino è quanto più di pericoloso possiamo fare.

Legare la sua idea di autostima e di percezione del proprio valore al numero che leggerĆ  pesandosi, andrĆ  a creare un terrorismo psicologico che potrebbe ripercuotersi anche a distanza di anni.

Ci sono passata anche io da piccola, e ricordo bene quella sensazione di ossessione e terrore che mi perseguitavano ogni qual volta avessi del cibo davanti.
Ed è da lì, che si sono poi sviluppate le radici di un disturbo del comportamento alimentare durato ben 15 anni. 

L’educazione punitiva non ĆØ la chiave per risolvere il problema di un ragazzo o bambino che presenta caratteristiche di sovrappeso. Non ĆØ privandogli cibi attraverso la strategia della paura che inizierĆ  ad avere abitudini alimentari sane.

Ciò che invece può realmente fare la differenza è la consapevolezza dei genitori nel riconoscere di doversi affidare ad un aiuto esterno che possa guidare sia il ragazzo in questione che tutta la famiglia. 

RIEDUCARE IL COMPORTAMENTO ALIMENTARE DEI BAMBINI PARTENDO DAI GENITORIĀ 

Per questo motivo sto portando avanti progetti con le scuole volti alla rieducazione alimentare dei bambini, e, al contempo, alla sensibilizzazione dei genitori.Ā 

Ad esempio, ho avuto il piacere, nei primi giorni di Giugno di essere uno degli sponsor di un progetto ideato da Leroy Merlin in collaborazione con CuocadĆØ. Un campo estivo dedicato alla creativitĆ , al gioco e al divertimento ma con lo scopo di fondo di educare i ragazzi, con la natura a fare da cornice.

Principalmente mi sono occupata dello studio del menu per il campus.
La difficoltĆ  che purtroppo abbiamo riscontrato ĆØ che moltissimi bambini mangiano veramente male a casa e di conseguenza non sono abituati a percepire i sapori.Ā 

Hai già, come singolo il dovere nei confronti del tuo corpo di rispettarlo e nutrirlo per mantenerlo in salute. Se sei genitore la tua responsabilità è molto più grande, dalle tue azioni dipende la salute e la futura alimentazione di tuo figlio.
Il lavoro parte da te in primis, solo successivamente si può valutare di portare il bambino dal nutrizionista, che può sicuramente essere un valido alleato. 

Se sei pronto al cambiamento ti invito allora a iscriverti alla CALMA SCHOOL

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