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Dormire per dimagrire!

Lo sapevi che la carenza di sonno fa ingrassare?

Se hai migliorato la tua alimentazione e nonostante tutto non riesci a perdere peso, aumenta il gonfiore addominale e ti senti un palloncino domandati prima di tutto come ĆØ la qualitĆ  delĀ tuo riposo.

Valutiamo e vediamo insieme le motivazioni (puoi anche ascoltarmi nel video šŸ™‚ )

1. Durante il sonno viene prodotta la leptina,Ā l’ormone che regola il senso di sazietĆ . Quando non dormiamo a sufficienza la produzione di questo ormone diminuisce ed aumenta la grelina, l’ormone che ci fa aumentare l’appetito. Una ricerca condotta presso l’UniversitĆ  di Chicago ha dimostrato di come siano sufficienti due giorni di deprivazione del sonno perchĆ© i livelli di leptina si riducano di ben il 45% e l’appetito si diriga verso i cibi comfort.

2. In seguito ad una recente scoperta fatta da Nedergaard e colleghi ĆØ solo durante il sonno che il nostro cervello si rigenera. Il sonno ĆØ proprio la strategia utilizzata dal nostro corpo per liberare il cervello dalle sostanze tossiche prodotte durante lo stato di veglia e di attivitĆ .
Mentre nel nostro corpo ĆØ presente il sistema linfatico che ha la funzione di raccogliere le sostanze di scarto prodotte dal metabolismo e non farle accumulare nei tessuti, nel cervello questo non ĆØ presente a causa della presenza della barriera ematoĀ encefalica.
Nedergaard e i suoi collaboratori hanno scoperto nel cervello un sistema che funziona in maniera simile al sistema linfatico, il sistema glinfatico.
Questo sistema ĆØ 10 volte più attivo durante il sonno e permette la rimozione di proteina beta amiloide (quella implicata nell’insorgenza dell’Alzheimer) Ā in maniera decisamente più efficace.

 

3. Un’adeguata pulizia cerebrale che permette al cervello di rigenerarsi influisce anche positivamente sulla riduzione dello stress.
Lo stress, quindi un aumento di produzione di cortisolo ĆØ correlato in maniera positiva all’aumento di peso e grasso a livello viscerale (non a caso l’in-testino ĆØ il nostro secondo cervello). Il cortisolo infatti porta ad un aumento di zuccheri nel sangue e di conseguenza aumentano i chili e la circonferenza addominale.

Non solo.
– Un aumento del cortisolo ci spinge anche alla ricerca di cibi comfort (zuccheri e grassi nocivi).

– Un aumento del cortisolo provoca un maggior immagazzinamento di tossine nelle cellule grasse che con il passare del tempo può incidere sul cattivo funzionamento della tiroide e la successiva riduzione del metabolismo basale. La conseguenza di tutto ciò ĆØ una difficoltĆ  maggiore a dimagrire

4. Molti studi sono d’accordo nell’affermare che occorrano dalle 6 alle 8 ore di sonno.
E’ importante anche il quando. Nel senso che non ĆØ utile dormire tutto il giorno, ĆØ utile invece andare a dormire entro le 22 – 23 ed alzarsi entro le ore 7.

5. Ultimo ma non meno importante ĆØ il come.
Rimanere connessi a social network, tv, tablet, smartphone, what’s up e televisione aumenta il grado di agitazione (oltre che radiazioni elettromagnetiche)
Per un buon riposo ĆØ importante la qualitĆ  delle informazioni prima di andare a letto (e mai lavorare a letto).
Leggere un buon libro, fare una passeggiata, meditare, ascoltare musica rilassante, esprimere gratitudine ĆØ positivo.
Io personalmente prima lavoravo al computer anche fino all’una di notte. Una regola che ho adottato per migliorare questo aspetto ĆØ spegnere tutto entro le ore 23 e vi posso testimoniare che giĆ  ĆØ migliorata la qualitĆ  del sonno e al mattino mi sveglio più energica Ā e vitale.

 

Che cosa decidi di fare per migliorare?

 

1. Rapporto Pubblicato il 24 ottobre 2012 su “Journal of Academy of Nutrition and Dietetics”

2. Sleep Drives Metabolite Clearance from the Adult Brain
Lulu Xie1,*, Hongyi Kang1,*, Qiwu Xu1, Michael J. Chen1, Yonghong Liao1, Meenakshisundaram Thiyagarajan1, John O’Donnell1, Daniel J. Christensen1, Charles Nicholson2, Jeffrey J. Iliff1, Takahiro Takano1, Rashid Deane1, Maiken Nedergaard1,†

3.Ā The Impact of sleep deprivation on food desire in the human brain
Stephanie M. Greer, Andrea N. Goldstein, Matthew P. Walker