MAL DI STOMACO
MAL DI STOMACO:
MALATTIA DA REFLUSSO GASTRO ESOFAGEO
Mal di stomaco? Potrebbe essere sia malattia da reflusso e/o gastrite.
Ho deciso di scrivere questo articolo perchĆ© spesso nei miei pazienti cāĆØ confusione rispetto a queste due condizioni e spesso sono auto diagnosticate, ovvero la persona arriva dicendomi āho la gastriteā semplicemente perchĆ© ha bruciore di stomaco.
Una corretta diagnosi ĆØ fondamentale per indirizzare qualsiasi tipo di trattamento.
La diagnosi non si fa su google o con questo articolo, ma da un gastroenterologo.
Magari ĆØ un banale “mal di stomaco” ma se capisci meglio da dove partire sarĆ anche più facile il trattamento.
Una doverosa premessa è che per qualsiasi disturbo la prima cosa da fare è quella di escludere patologie gravi da un gastroenterologo. Il nutrizionista può aiutare in ogni caso, ma occorre prima capire qual è il problema alla base.
Tutti i disturbi a carico dellāappartato gastrointestinale sono classificate nel documento dei CRITERI DI ROMA 4 aggiornati al 2016 in cui troviamo la descrizione dei disurbi funzionali del tratto gastrointestinale che in questa edizione hanno tenuto particolarmente conto delle interazioni intestino-cervello, dei fattori bio psicosociali, del microbioma, delle differenze di sesso e genere, includendo anche i lattanti, i bambini e gli adolescenti che erano stati meno evidenziati nellāedizione precedente del 2006.
STOMACO ED ESOFAGO COSA SONO?
Lo stomaco ĆØ un organo mobile, cavo situato al di sotto del diaframma in cui possiamo distinguere il cardias, il fondo, il corpo, lāantro e il piloro.
Lungo circa 25-28 cm e largo 10-12 cm, è una struttura elastica che può variare in forma e in dimensioni a seconda del cibo presente al suo interno.
Ha una funzione secretiva, ovvero produce lāacido cloridrico importante per la digestione, ma anche enzimi digestivi e ormoni come leptina, grelina, muco e bicarbonati. Da questo puoi giĆ capire che l’acido serve.
Ha funzione motoria, ovvero accoglie il cibo che mangiamo, lo rimescola con le secrezioni gastriche per digerire e ridurlo in piccole particelle e lo spinge verso il duodeno attraverso un movimento peristaltico, ovvero tramite una sorta di onda.
Ha funzione battericida grazie allāacido cloridrico che mantiene un ph sotto 4. Questo aiuta sia lāattivitĆ antibatterica, sia lāattivitĆ digestiva in quanto il pepsinogeno viene convertito nella forma attiva di pepsina, un enzima digestivo, a valori ottimali tra 1,8 e 3,5. Da questo puoi capire che un’ambiente poco acido non attiva gli esserini responsabili della digestione delle proteine.Ā
Lāesofago ĆØ invece il tubo lungo circa 20-35 cm, largo 2-3 cm che collega la bocca allo stomaco e ha due valvole che lo chiudono: una in alto e una in basso.
Lāacido dello stomaco non autodigerisce lāesofago grazie alla valvola in basso ovvero il cardias.Ā Ć una sorta di “serratura” che separa il tubo da cui arriva il cibo dallo stomaco impedendone il ritorno indietro
MALATTIA DA REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO (MRGE)Ā
Il reflusso gastro-esofageo è una patologia del tratto digestivo superiore causata dal passaggio del contenuto gastrico in esofago che può causare dei sintomi sia esofagei che gastroesofagei.
Colpisce il 10-20% della popolazione in Europa e fattori di rischio sono lāernia iatale, obesitĆ , fumo, gravidanza e alcuni farmaci.
Nella maggior parte dei casi la causa primaria ĆØ lāernia iatale, viene diagnosticata dal medico o gastroenterologo.
Sintomi esofagei ed extraesofagei
Tra i sintomi esofagei troviamo dei sintomi non erosivi: pirosi, rigurgito, dolore toracico tipo infarto e dei sintomi erosivi: esofagite, stenosi, Barrett, adenocarcinomi.
I sintomi possono essere anche extra esofagei come ad esempio laringiti, raucedini, tosse, asma. Proprio la scorsa settimana ĆØ venuta una persona a cui ĆØ stato diagnosticato questo disturbo che non ha minimamente bruciore di stomaco, ma ha raucedine e problemi alla gola.
Ć importante gestire questa patologia in quanto i sintomi erosivi come lāesofagite potrebbero poi trasformarsi in esofago di Barrett fino allāadenocarcinoma.
Questo ĆØ il motivo per cui non sottovalutare il mal di stomaco.
COSA PUĆ INFLUENZARE POSITIVAMENTE IL REFLUSSO?
DIMAGRIMENTO: la perdita di grasso viscerale riduce la pressione all’interno dello stomaco: in questo modo ci sarĆ meno pressione allāinterno dellāaddome.
MASTICAZIONE ADEGUATA: per una corretta digestione cāĆØ bisogno di masticare. La masticazione oltre ad aiutare lo stomaco perchĆ© fornisce giĆ cibo triturato, riesce anche ad attivare il movimento āperistalticoā ovvero quello necessario per far progredire il cibo dalla bocca allāano.
MANGIARE AL CALDO E IN TRANQUILLITĆ: il freddo, le contrazioni muscolari sono un fattore aggravante cosƬ come mangiare troppo velocemente non masticando in maniera adeguata.
RESPIRARE PRIMA DEL PASTO: permette di dedicare la giusta attenzione al momento del pasto e attivare il nostro sistema vagale che aiuta la digestione
GESTIRE LO STRESS: lo stress rallenta la digestione e peggiora lāinfiammazione.
Imparare ad organizzarsi, dedicare il giusto tempo ad ogni attivitĆ ritagliandosi dei momenti di āstacco e decompressioneā tra unāattivitĆ ĆØ un ottimo integratore.
PRATICARE ATTIVITĆ SPORTIVA:Ā Ā siamo una macchina fatta per muoverci. Se non scarichiamo con lāattivitĆ sportiva potrebbe succedere di scaricare nel nostro sistema digerente.
COSA PUĆ INFLUENZARE NEGATIVAMENTE IL REFLUSSO?
FREQUENZA E ORARIO DEI PASTI: cenare almeno 3 ore prima di coricarsi e fare 3 pasti e 2 spuntini
PASTI CON UNA PREVALENZA DI CARBOIDRATI RISPETTO ALLE PROTEINE causano ipoglicemia reattiva che peggiora il reflusso
QUANTITà ELEVATA DI CIBO INGERITA: più lo stomaco è pieno, più fatica fa a svuotarsi e più il reflusso è favorito.
VELOCITĆ CON CUI SI CONSUMA IL PASTO: causa aerofagia e aumenta la pressione nella pancia oltre che essere associata a masticazione incompleta
AMBIENTE: lo stress incide negativamente, consuma il pasto in tranquillitĆ .
SDRAIARSI O FARE SFORZI DOPO I PASTI
COSA MANGIARE?
Chiariamo subito che in questo caso non ĆØ necessario seguire la dieta del ātutto in bianco e bollitoā come spesso si sente dire.Ā
Per fare in modo che lo sfintere esofageo inferiore si chiuda ĆØ fondamentale assumere un adeguato quantitativo di proteine. Scegliere fonti di proteine nobili preparate attraverso cotture semplici.Ā
Prediligere verdure cotte, cottura in padella, stufate o al vapore, non bollite. Potrebbero dar fastidio le crocifere e i carciofi. No alle zuppe.
Prediligere lāolio extravergine. Assumere liquidi lontano dai pasti.
La frutta ĆØ da testare, in caso di esofagite frutta acidula come ananas, arancia, mela, uva può dar fastidio.Ā
Per quanto riguarda le fonti di carboidrati, sono consigliati alimenti non integrali nella faseĀ acuta. Ci sono anche Ā buone evidenze di miglioramento Ā con diete low carb, paleo, low fodmap e chetogenica.Ā
COSA EVITARE?
Alcol, caffĆØ, cioccolato, bevande gassate, aglio, menta, spezie irritanti, fumo, alimenti acidi e sotto sale in caso di esofagite.
Sicuramente queste cose le eviti giĆ e ti sarai giĆ accorto che non ti fanno bene.
Oltre a questo ĆØ importante capire quali sono le abitudini PER TE sbagliate.
Potrebbe infatti accadere che a me la pera non faccia male e a te sƬ.
Normalmente la frutta ĆØ di difficile gestione.
TRATTAMENTO
Oltre alla cura dello stile di vita e dellāalimentazione ĆØ opportuno applicare in primis la cura farmacologica con inibitori della pompa protonica (PPI) fino a quando ĆØ necessaria ed indicata.
Protrarre troppo a lungo la cura farmacologica a base di inibitori della pompa protonica senza una reale necessità può portare ad alcune complicanze come:
- sibo (sovracrescita batterica dellāintestino tenue e di conseguenza disbiosi),Ā
- alterazioni del Ph gastrico,Ā
- difficoltĆ digestive,Ā
- riduzione dellāassorbimento della vitamina B12 e del ferro eme,Ā
- malassorbimento di magnesio, calcio e vitamina D,
- iperproduzione di gastrina che aumenta il paratormone e osteoporosi,Ā
- aumento di patologie associate alla demenza (Alzheimer)
Tantissime persone arrivano a me con problemi di "pancia gonfia" e dopo una corretta anamnesi scopro che assumono PPI da più di 10 anni. Il PPI inibisce il sintomo, ma non la causa, questa è la ragione per cui è fondamentale agire "a monte" con il miglioramento dell'alimentazione e dello stile di vita. Il tuo mal di stomaco ti sta semplicemente dicendo "cambia qualcosa"
Ā
Ci sono rimedi sia a base di piante che di integrazione che possono aiutare a migliorare il sintomo e guarire le lesioni (ma a seconda della gravitĆ ĆØ assolutamente necessario il farmaco). Tra questi troviamo:
- Malva, Altea, Camomilla, Musa Paradisiaca, Calendula, Zenzero, Plantago, Erisimo, Grindella, Melatonina
- Omega 3
- Psyllium o glucomannano
- Alimenti fermentati
- Zinco, l-carnosina
- Glutammina
- Alginati
Ci sono dei casi in cui il reflusso potrebbe peggiorare non perchĆØ cāĆØ unāiperaciditĆ gastrica, ma perchĆØ cāĆØ troppo poco acido.
Lāacido infatti nel nostro stomaco come abbiamo visto ha funzione digestiva e se non ce nāĆØ abbastanza si fa fatica a digerire, il cibo rimane per troppo tempo nello stomaco e si crea reflusso.
Anche in questi casi l’inibitore della pompa protonica e lāantiacido hanno poco senso.
Quello che consiglio sempre ĆØ di evitare il fai da te, si perde solo del gran tempo.
Ho voluto approfondire lāargomento MGRE e differenziarlo dalla Gastrite in questo webinar sperando di poterti dare più informazioni possibili per la tua salute
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In questo webinar ti spiegherò la differenza tra la MRGE e gastrite, scoprirai i sintomi, le cause e lāimportanza di una diagnosi medica.
Capirai come lo stress influisce negativamente sui sintomi e ti insegnerò in quale modo gestirlo.
Inoltre, ti spiegherò quando è necessaria la terapia con inibitori della pompa protonica e quando invece puoi contare su integrazione e alimentazione.
Ti guiderò verso strategie nutrizionali, di integrazione e di stile di vita che ti permetteranno di gestire al meglio la MRGE da ernia iatale con esofagite e la gastrite da Helicobacter Pylori.
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BIBLIOGRAFIA e SITOGRAFIA
SCUOLA DI NUTRIZIONE SALERNITANA https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32751300/ https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34237639/ https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32012984/ https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32283870/ https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30153310/ https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29245125/ https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3667300/ https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23857013/ https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/24067467/