fbpx

Zuccheri? Si ma quali?

 

Quando si parla di zuccheri c’è una grande confusione…quello che trae in inganno è più che altro il significato neurosemantico.

Di solito, quando sono in visita o nomino questo vocabolo nei corsi, la prima cosa che viene in mente sono i dolci e tutti i significati diversi che ognuno di noi attribuisce loro – ad esempio: “festa”, “gratificazione”, “premio”, “amore”; ti è capitato da bambino di essere premiato con un gelato?

Dopodiché si pensa alla pasta e al pane e, anche in questo caso, a tutti i significati che ognuno dà a questi alimenti (per esempio: “tradizione”, “abitudine”, “stare insieme”).

E quando parlo di cereali, la prima cosa a cui le persone pensano sono quelli della prima colazione.

E un altro discorso a parte va fatto per frutta e verdura, che invece non vengono nemmeno contemplate all’interno di questa categoria.

La maggior parte delle persone che non sta assumendo dolci, pasta e pane bianco, pensa di non assumere zuccheri.

In più, se attribuisce pure un significato di “rassicurazione”, “amore”, “premio”, si sente anche piú spaventata all’idea di togliere gli zuccheri

Come si può cambiare?

Innanzitutto con una presa di coscienza della funzione effettiva degli zuccheri e, successivamente, con la distinzione tra i vari tipi gli zuccheri o carboidrati comprendono una classe molto eterogenea di sostanze, che vanno dagli zuccheri semplici (per intenderci: il saccarosio dei dolci e il lattosio del latte) agli zuccheri complessi (amido e cellulosa presenti soprattutto nei cereali e verdure) e al fruttosio della frutta.

Se sei abituato a mangiarne molti e non sani, probabilmente ti sentirai stanco e affaticato, potresti soffrire di mal di testa, gonfiore addominale, disturbi del sonno, irritabilità e hai spesso fame.

Proprio così: questi sono gli effetti di un ECCESSO di zuccheri non nutrienti e non di un difetto. Se soffri spesso di fame e stanchezza e mal di testa, NON è perché stai assumendo troppo poco zucchero…. Bensì ne stai quasi sicuramente assumendo TROPPO!

No, non sono matta e volevo esporti in maniera più semplice possibile le varie motivazioni.

A)
>1) lo zucchero semplice fa aumentare la glicemia e questo provoca iper-insulinemia;
>2) l’insulina fa abbassare repentinamente lo zucchero nel sangue e vi può
scattare o fame, o mal di testa o sonnolenza;
>3) siete spinti a mangiare di nuovo e innescare nuovamente il meccanismo;

B)
>1) iperinsulinemia –> aumento di peso;

C)
>1) lo zucchero provoca disbiosi intestinale e gonfiore;
>2) la disbiosi causa infiammazione degli entrerociti (cellule dell’intestino) e
>3) difficoltà di assorbimento,
>4) difficoltà digestive;
>5) gli entrerociti producono il 95% della serotonina che è l’ormone del
buonumore;
>6) enterociti infiammati -> meno serotonina = cattivo umore e depressione;

D)
>1) lo zucchero è acidificante;
>2) l’acidificazione dei tessuti è un terreno fertile per le
malattie a base
infiammatoria;
>3) più zuccheri + infiammazione –> malattie (obesità, diabete, tumori,
artrite, dolori articolari).

Ribadisco che mi sto sempre riferendo agli zuccheri dannosi, cioè quelli ad alto carico glicemico (potere di una porzione di alimento di far aumentare la glicemia):

zucchero bianco e zucchero di canna, dolcificanti naturali ad alto indice glicemico in generale (malto, sciroppo d’acero…);
– pasta e pane raffinati, focacce, grissini, cracker di colore bianco o giallo (questo vi aiuta a distinguerli):
cereali per la prima colazione di produzione industriale del tipo “Kornflakes” (e anche quelli integrali, se sono croccanti, probabilmente contengono zucchero).

Diverso il discorso per i cereali integrali e la frutta e verdura, i quali hanno un più
basso carico glicemico

Cosa iniziare a fare dunque?

1) cambiare il tuo dialogo interiore ad esempio dicendoti “meno carboidrati raffinati mangio più acquisto energia e vitalità”
2) sostituisci i cereali raffinati con cereali integrali, preferibilmente in chicco
3) aggiungi sempre una porzione di verdura ad ogni pasto (che abbassa il carico glicemico)
4) scegliere alimenti con un basso carico glicemico
5) inizia ad evitare lo zucchero nel caffè, così come tutti i tipi di dolcificanti;
6) leggi tutte le etichette ed evitare i prodotti che negli ingredienti contengono: glucosio, saccarosio, lattosio, maltosio, fruttosio….sciroppo di mais, di glucosio, di fruttosio ….. e anche dolcificanti quali aspartame, saccarina, acesulfame K….

Ti assicuro che anche uno solo di questi passi farà la differenza!

 

Scopri qui la masterclass

 

 

Masterclass: stomaco, milza e pancreas

 

N.b. Questo articolo ha scopo informativo globale.
Per qualsiasi domanda più specifica, rispetto a studi e dimostrazioni scientifiche. rimango a disposizione per risponderti.